Gli anni 90…210

Correva l’anno e al cinema usciva Edward mani di forbice con l’ hair stylist più famoso di sempre. Io avevo 7 anni; erano gli anni novanta, un numero che mi ha sempre dato grosse soddisfazioni e conservatevi il testosterone per dopo perché non mi sto riferendo a niente ad alto contenuto erotico considerato che la mia  posizione preferita è dirigente.

Alzi la mano chi pensando a quegli anni  non ricorda le schede telefoniche in plastica, il Festivalbar con la Panicucci in versione Rapunzel,  la moto usata ma tenuta bene di Carboni  ed il floppy disk. Ancora non c’erano Lidl, Auchan e le casse automatiche ma andavi in salumeria dietro casa dove vendevano il soldino del Mulino Bianco perchè all’ epoca il biscotto non era inzupposo ed il fiore non era petoloso ma la merendina era soltanto buona. E tutti a staccare la moneta di cioccolata per mangiarla prima o per conservarla per la fine.

Lo Swatch, il lunedì film Tatataratata dubdeiudubuda’ e i bracciali rigidi a scatto che ogni volta che li mettevi perdevi il radio, rappresentano un’ intera generazione, quella nata negli anni ottanta e cresciuta negli anni novanta; una generazione che non aveva proprio fame ma la sua era più voglia di qualcosa di buono, che mangiava il Maxibon perché tu gust es megl che uan,  che si vestiva come le Spice Girls e cantava Sure so sure so baby come on inside dei Take That.

If you wanna be my lover, you gotta get with my friends ovvero se vuoi essere il mio ragazzo devi andare d’accordo con i miei amici; non so se David Beckam andasse d’accordo con le altre Spice fatto sta che io Victoria Adams non l’ho mai vista mangiarsi un’ emozione o accennare un sorriso; eppure tesoro mio, hai sposato l’ uomo più sexy del pianeta che nessuno se lo ricorda giocare ma tutti se lo ricordano nel cartellone bodywear di H&M, che pure photoshop si è arreso; e cosa vuoi ritoccare ad uno così?

E poi si guardavano le serie americane;  la tata con Fren Descher  in tacchi a spillo e pantaloni attillati; gli amici di F●R●I●E●N●D●S●,I’ll be there for you, when the rain starts to pour, con il loro appartamento nel Greenwich Village diventato così famoso che la Lonely Planet l’ ha inserito nei must da visitare a Ny e la bagnina più famosa del mondo, metà donna e metà salvagente, Pamela Anderson.

E come dimenticare Brenda Walsh e Kelly Taylor con le storie di Beverly Hills 90210 che hanno segnato una generazione di donne che per riprendersi dal contornolabbra marrone, più scuro e marcato del rossetto e la frangetta bombata sono dovute entrare in analisi.

Ed infine loro Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda, le quattro amiche di Sex and the City, che hanno sdoganato Manolo Blahnik, che a parte il fatto che per acquistarle servono 4 stipendi ed un organo a scelta ma non potrei  mai camminare sui sampietrini con quei tacchi, ci hanno fatto conoscere Magnolia Bakery ed  hanno finalmente dato al sesso la giusta legittimazione.

All’epoca Piersilvio ancora non aveva incontrato la Toffanin ne aveva pensato a Mediaset on deman per cui andavi da Blockbuster e fittavi i film: la vita è una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti capita; prima regola del Fight club mai parlare del Fight club, mi avevi già’ convinta al ciao e.. ti fidi di me?

No Jack, non mi fido.. a volte non lo faccio manco di me stessa figuriamoci di un uomo.

 

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. falupe ha detto:

    Pensa come posso vedere io il mondo di adesso che ho visto gli Imagination? Just an illusion o music and lights giusto per fare un paio di citazioni 🤔

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    1. L' ANARCHICA ha detto:

      Another time…

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