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L’amore nel 2016: Uozzap, la doppia spunta blu, le dita che si muovono freneticamente sul display degli smartphone e l’ansia del visualizzato e non risposto; Facebook, il selfie del profilo, che ci fosse almeno qualcuno a risparmiarci lo scaldabagno di turno nella foto, i like, i poke, e l’invito ad evento; Badoo, Meetic e Tinder…

Galata Koprusu

Quando Dio distribuiva il romanticismo una buona fetta di uomini erano in fila per una crepes alla Nutella ma ci sono dei posti inopinabilmente magici di fronte ai quali anche il maschio x che ha la stessa sensibilità di Hannibal the Cannibal abbandona le note vocali di Whatsapp e ritorna alle lettere d’amore scritte a…

Slow slow, quick quick slow

 Save the last dance, Step up 1,2 e 3 ed i vari ed eventuali Ballare per un sogno, Nata per ballare oppure Il ritmo del successo raccontano sempre la storia dell’insicura protagonista di un anonimo paesino della Culonia che nemmeno Google maps riesce a localizzare, orfana di uno o di entrambi i genitori che decide…

The Guggenheim

Si scrive Guggenheim ma si legge [goo g-uh n-hahym] con quel goo glutturare pronunciato alla maniera di Angela Merkel quando ordina un Krapfen per colazione. E’ uno dei musei di arte moderna e contemporanea più famosi al mondo. Alcuni ci fanno un salto semplicemente perché è rinomato; ad altri interessa vedere il luogo dove Will…

I have a pen

E’ virale ed è il nuovo fenomeno, oserei dire abbastanza trash, del momento. Mi riferisco al tormentone “I have a pen” del giapponese Piko Taro che indossando un sobrissimo outfit giallo animalier, la prima cosa che ha trovato nell’armadio insomma, nel video più cliccato del momento racconta di una pen che incontra un apple diventando…

Food & porn

Bandita la parmigiana di melanzane di mammà arrivano sulle nostre tavole nuove tendenze culinarie. Primo fra tutti il sushi, che fa molto figa, non tanto in senso anatomico quanto piuttosto in fatto di tendenza e che però è molto light, talmente tanto che prima di tornare a casa una panna, cotto e funghi ci sta…

Imagine all the people…

Imegin oll de pipol livin laif in pis, ah ahhhh… Perché è così che si canta Imagine; senza nessuna particolare pronuncia anglosassone o senza nessun virtuosismo vocale e magari inventandosi pure le parole, ma mettendoci solo tanto cuore ed altrettanta anima. Era il 1971, i Beatles si erano divisi da poco quando negli Stati Uniti…

It’s always Christmas in the city

Parte il conto alla rovescia: mancano poco meno di tre mesi ai tanti Santa Claus suicida sui tetti delle case; al Natale dove si può dare, si può dare, si può dare di più, anche se qualcuna durante l’anno l’ha data pure abbastanza; alla diatriba tra Pandoro e Panettone, che nel dubbio meglio un Pandora;…

Under the sea

Ariel aveva tutto: un contratto a tempo indeterminato come principessa Disney, una casa under the sea con ampia grotta living, doppi accessori e vista oceano e dei capelli rossi con un ciuffo grande, vaporoso e sempre perfettamente in ordine che, Sirenetta ti prego, devi darmi il numero del tuo hair stylist di fiducia perché il…